martedì 26 maggio 2009

Intervista a Dio

Un mio amico del forum di focus.it (SlyK) ha pubblicato un interessantissimo quanto profondo colloquio con Dio (scritto da un altro utente dello stesso forum, bluntman) sulla famosa nonciclopedia.

Dopo la lettura molti dubbi saranno svelati, molte apparenti contraddizioni e misteri dell'uomo e della sua vita saranno svaniti. Propongo la lettura a chiunque desideri allargare i suoi orizzonti, non fermandosi al materialismo terreno, ma conoscendo le cause ultime dell'esistenza dell'universo e della sua storia dalle parole del diretto creatore.

L'articolo intero è visibile a questo link, io vi riporto le fasi salienti del dialogo.

Domanda: Allora Big D, é un po' che non ti si vedeva in giro, c'è chi ti dava per morto...
Risposta: I soliti menagrami.
D: Pensi di poterti definire un Highlander?
R: Beh, ne resterà solo uno alla fine, no?
D: Speriamo che non si annoi.
R: Guarda che io sono un giocherellone, pensa a Sodoma e Gomorra...
D: Ma non fu una manifestazione della tua ira?
R: Giammai! Fu uno spettacolo pirotecnico coi controcoglioni, ma voi lo prendeste davvero male... Come quello di Babilonia, immagina che ridere tutti questi tizi che da un momento all'altro iniziano a parlare in lingue diverse. Uno spasso!
(Dio si alza, fa due passi e calcia un sasso. Ne sgorga una fonte d'acqua purissima, dalla quale Dio trae due bicchieri di tequila)
D: Già... quindi sbaglia chi dice che tu invii catastrofi naturali per punire l'umanità?
R: punire? Dal mio punto di vista uno tsunami è un regalo per surfisti. E poi perché mai dovrei punirvi?
D: Beh, forse perché indugiamo in quelli che tu hai stabilito essere dei peccati, o non seguiamo i tuoi precetti?
R: I miei cosa?
D: I tuoi... i tuoi comandamenti...
R: Ma sei sicuro? Non mi ricordo di nulla. Ti dirò, ho avuto un periodo dove mi ubriacavo e mi facevo di qualsiasi cosa, misi persino incinta una donna ma non ebbi il coraggio di riconoscere il bambino. Dopo quella vicenda decisi di darmi una calmatina... per cui potrei anche aver dettato delle regole a qualcuno per prenderlo in giro, ma non me ne ricordo. Ero sicuramente strafatto, ma si usava così all'epoca...
D: Aspetta... stai dicendo che Gesù fu tuo figlio, ma che non fosti tu incarnato.
R: Gesù? E chi l'ha mai sentito nominare?
D: Gesù è il figlio che avesti con quella donna.
R: Ah, quello lì... Un momento, tanto per essere più precisi, non si poté mai provare che questo Gesù fosse mio figlio, anzi, un pizzaiolo o forse un falegname (non ricordo) lo riconobbe come figlio suo... Era esile e vecchierello, e mi domando francamente se fosse stato in grado di dare alle donne più di qualche stentato strambotto, ma alla fine anche a me conveniva che le cose andassero in quel modo, e nessuno ebbe niente da ridire. In fondo un po' mi vergognavo delle mie azioni, di solito non ci mettevo la faccia direttamente, mi facevo chiamare Zeus, o Apollo, nell'intimità... Insomma, non mi piace fornire le mie vere generalità.
D: Un momento fammi capire. Gesù non fosti tu?
R: No, ma sei scemo? E come sarebbe possibile?
(Dio sembra abbozzare un sorriso)
D: Ma non sei onnipotente?
R: Mi piace che la si pensi così e non nego di avere effettivamente qualche capacità fuori della norma, ma, anche se potessi, perché dovrei fare una cosa del genere? Che senso avrebbe?
D: Beh forse per provare cosa si prova ad essere un umano...
R: Cosa!? Gli umani mettono per caso incinte le bertucce per vedere cosa si prova ad essere una bertuccia? Sei così del tuo o te le hanno insegnate queste cose? Adesso magari mi dirai anche che avrei fatto una cosa del genere per pietà nei confronti della vostra razza?
(Dio si asciuga le lacrime dovute alle risate. Sì, Dio è invisibile, ma riesco a vederlo con gli occhi del cuore)

D: Ok, lasciamo stare. Oh ecco, un'altra cosa: Maria era vergine?

R: Beh... A volte sanguina un po', ma non si è mai sicuri di nulla. Sicuramente, non dopo il mio passaggio, anche se a dirla tutta, quella lì sapeva il fatto suo.
D: Ehm... cambiamo argomento: come ti venne in mente di creare il tutto?
R: Sai, da dove vengo io non c'è nulla, mi sono solo immaginato qualcosa d'altro...'
D: Quindi noi siamo frutto della tua immaginazione e non tu della nostra?
R: Dal mio punto di vista certamente, ma dal vostro sarebbe meglio il contrario... In realtà a volte me lo chiedo anche io... In fondo, se non sono morto è solo perché qualcuno ancora crede in me. Paradossalmente, non credo minimamente nelle persone che contano troppo su di me, vuol dire che non mi conoscono.
D: Hai un messaggio da mandare loro?
R: Per l'amor del cielo, cioè casa mia, no!
D: E per gli altri?
R: A che pro?
D: Beh sapendo che non ti ascoltano puoi dire loro quello che pensi, senza manipolarli per spingerli verso la realizzazione di una tua aspettativa.
R: In questo caso... Godetevela fin che dura!
(Dio mi porge il suo bicchiere di tequila, riempito una seconda volta, per un brindisi) D: Ah si?
R: Beh, so bene che i vecchi vizi sono duri a morire. Io ho ricominciato a fare sesso come un dannato coniglio da quando hanno inventato il preservativo, meno rischi, meno conseguenze...
D: Un Dio edonista, quindi?
R: In fondo, chi mi vuole morto, può accontentarsi di dire che sono morto, sì, ma di figa. Umana e non! Comunque, mi stai simpatico, ma avrei anche degli impegni. Ho un'apparizione su una tortilla in Messico tra mezz'ora.
D: D'accordo, ma avrei ancora qualche curiosità. Del tipo: c'è vita dopo la morte?
R: "Vita" dopo la "Morte"??? Mi prendi per il culo?
D: No, a dire il vero... Ok, un'ultima domanda allora. Dopo questo colloquio, devo fondare una nuova religione?
R: Ma per carità! Facciamo così, vedi di fare in modo che questa conversazione resti tra di noi, e se proprio vuoi pubblicarla vedi di tagliuzzare qua e là giusto da non rovinarmi troppo l'immagine. Non so, tralascia ad esempio la vicenda di ****** cui ho ******* il ***** nel **** perché avevo un ***** al **** del ****.
D: D'accordo, allora addio e grazie del tempo concessomi.
R: Ad-Me.
A dir poco stupenda :D
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